Nello scorso luglio 2018 è stata pubblicata la nuova edizione della norma europea EN 1090-2 “Esecuzione di strutture di acciaio e di alluminio – Parte 2: Requisiti tecnici per strutture di acciaio”, che costituisce un riferimento tecnico per i requisiti di realizzazione di elementi in acciaio destinati alla realizzazione di strutture per costruzioni (pubbliche e private) soggette all’obbligo di marcatura CE. Le aziende che productono tali elementi devono avere in atto un sistema per il controllo della produziona in fabbrica (FPC) certificato da un Ente Notificato con riferimento alla EN 1090-1.
La nuova edizione della norma EN 1090-2, richiamata peraltro anche dall’ultima edizione delle Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC2018) introduce alcune importanti novità rispetto alla precedente edizione (2011):
- è stato rimosso l’Allegato B che conteneva le linee guida per la determinazione delle classi di esecuzione; ora il rimando è direttamente all’Eurocodice 3, relativo alla progettazione: la conseguenza operativa più importante di questa modifica è che la determinazione della classe di esecuzione è ora responsabilità unica e dovere preciso del progettista, che quindi non può più esimersi dal fornire tale indicazione come output progettuale; il costruttore quindi deve pretendere dal progettista l’indicazione della classe di esecuzione (la precedente edizione prevedeva che, in mancanza di indicazione progettuale, la classe di default fosse la EXC2);
- I requisiti per l’esecuzione di elementi strutturali di acciaio formati a freddo (es. lamiere grecate, profili sagomati mediante piegatura a freddo, tubi curvati a freddo ecc.) sono stati rimossi dalla EN 1090-2 e trasferiti in una nuova parte della norma EN 1090, cioè la EN 1090-4
- i requisiti di durezza massima sul bordo del taglio, in caso di tecnologia di taglio che può indurre indurimenti, sono adesso previsti solo in caso di presenza di sollecitazioni a fatica o urto, e per determinate classi di acciai;
- è stato aggiunto l’Allegato D “Procedura di controllo della capacità dei processi di taglio termico automatizzato” con i requisiti da rispettare nei processi di taglio termico automatico come laser o plasma; questo allegato adotta per i processi di taglio termico un approccio simile a quello usato nella saldatura, con la definizione di una specifica preliminare di taglio (pCPS, preliminary Cutting Process Specification), la realizzazione di alcuni campioni significativi soggetti a prove specifiche (rugosità, perpendicolarità, durezza) per la qualifica della procedura e il rilascio del relativo documento (CPQR, Cutting Process Qualification Report); inoltre, lA’llegato D specifica i campi di estendibilità dei processi di taglio qualificati ad altre classi di acciaio, spessori, velocità di taglio, pressioni del gas, ecc.;
- è stata stabilita una frequenza annuale delle qualifiche di tagli termici, forature e punzonature (la norma precedente non fissava una freqeunza minima)
- per le giunzioni bullonate su supporti rivestiti spessi è stato introdotto l’Allegato I “Determinazione della perdita di precarico per rivestimenti superficiali spessi”, come ad esempio zincatura a caldo o rivestimenti polimerici (PUR; PVC), con le relative prescrizioni
- per quanto riguarda le saldature, sono state introdotte nell’Allegato L cinque diverse classi di ispezione della saldatura (WIC, Welding Inspection Class), da WIC1 a WIC5, con le relative indicazioni per la selezione in funzione del tipo di sollecitazione (statica o a fatica) e delle potenziali conseguente del cedimento
I tecnici del Laboratorio CEQ sono a disposizione sia per eventuali chiarimenti relativi all’applicazione della nuova norma che per le attività di supporto necessarie alle qualifiche (taglio termico, forature e punzonature, ispezioni sulle saldature, ecc.), come redazione di documenti, esecuzione di prove, rilascio di report di qualifica di operatori e/o processi.
Per ogni necessità di prega di fare riferimento all’Ing. Giuseppe Gori, cell. 333-1919206, email: g.gori@ceq.it